Regolamento d’istituto

 

REGOLAMENTO DI ISTITUTO

ART. 1 .ORGANIZZAZIONE DELLA SCUOLA E NORME DI SICUREZZA GENERALE.

  1. Orario dell’attività scolastica.
  • Scuola dell’Infanzia 
  • L’attività scolastica si svolge dal lunedì al venerdì e prevede 2 tipi di organizzazione:

-frequenza antimeridiana;

-frequenza a tempo pieno.

L´articolazione oraria è comunicata ad inizio d’ anno scolastico.

1.2 Gli alunni iniziano ad entrare nell´edificio scolastico  alle ore  8.00  fino alle ore 9.00 per la Scuola dell’Infanzia Rodari e alle 7.45 fino alle ore 9.00 per la Scuola dell’ Infanzia Nobili ; i bambini vengono accompagnati dai genitori in classe  e accolti dall’insegnante in servizio.

A nessun genitore   è permesso accedere al cortile dell’edificio scolastico prima dell’orario sopra indicato perché, essendo priva di vigilanza, la scuola non può assumerne la responsabilità. Le attività inizieranno alle  ore 9.00.

Qualora dovesse capitare ad un genitore di  arrivare in ritardo, si preoccuperà di consegnare il proprio figlio/a al collaboratore scolastico in servizio il quale provvederà ad accompagnare l’alunno/a  nella classe di appartenenza.

Ci si rivolgerà ugualmente al Collaboratore Scolastico in servizio, in caso di uscite anticipate.

Non e’ consentito ai genitori lasciare negli armadietti dei propri figli, merendine, cibi o bevande che potrebbero essere ingerite rischiosamente da bambini allergici o portatori di specifiche patologie.

Così come non è consentito parcheggiare passeggini, biciclette, tricicli ed altri mezzi di trasporto, all’ingresso della scuola dell’infanzia se non per il tempo strettamente necessario all’accompagnamento e/o ritiro del proprio figlio/a.

L’insegnante dovrà trovarsi a scuola 5 minuti prima dell’orario di entrata degli alunni (8.00).

Nessuna classe o gruppo di alunni dovrà mai risultare incustodito. In caso di ritardo del titolare o del supplente, i colleghi in servizio nelle aule adiacenti, con la collaborazione del personale ausiliario, provvederanno a garantire la sorveglianza della classe.

I docenti consegneranno i bambini ai genitori (o persona delegata) alle ore 13.00 e tra le  15.45 e le 16.00 per la Scuola dell’Infanzia Rodari e alle 13.00  e tra le 15.40 e le 16.00  per la Scuola dell’ Infanzia Nobili.

La mancata frequenza scolastica di un alunno che superi i 15 giorni consecutivi e non sia giustificata dai Genitori, determina  la perdita del diritto alla frequenza.

 

–    Scuola Primaria e Scuola Primaria per alunni con diverse abilità.

1.3 L’attività scolastica si svolge dal lunedì al venerdì e prevede 2 tipi di organizzazione: a tempo pieno e a moduli disciplinari.

Il tempo scuola è di 40 ore settimanali per le classi a tempo pieno, 27 ore  settimanali per le classi a tempo normale con l’eventuale aggiunta di attività facoltative opzionali fino ad un massimo di 3 ore. L´articolazione oraria è comunicata ad inizio anno scolastico.

1.4 Gli alunni di scuola primaria  iniziano ad entrare  nell´ edificio scolastico alle ore 8:15.

Alle ore 8.25 invece entrano gli alunni della scuola primaria per alunni con diverse abilità .

Non è possibile accedere prima agli spazi scolastici, a meno che gli alunni non siano iscritti al pre-scuola, gestito dall’Amministrazione Comunale. Entrati, si dispongono ordinati nell’atrio al posto fissato per la propria classe. A nessun alunno è permesso accedere al cortile dell’edificio scolastico prima dell’orario sopra indicato perché, essendo priva di vigilanza, la scuola non può assumerne la responsabilità. Quando iniziano le lezioni,alle ore 08.20 per gli alunni di scuola primaria ed alle ore 8.30 per i frequentanti la  scuola per alunni con diverse abilità , i bambini  devono affluire ordinatamente alle aule accompagnati dai rispettivi insegnanti. Quelli che occupano le classi del piano terra, andranno direttamente nelle aule dove ci sarà l’insegnante ad accoglierli.

1.5 L’insegnante dovrà trovarsi a scuola 5 minuti prima dell’inizio delle lezioni. Nessuna classe o gruppo di alunni dovrà mai risultare incustodito. In caso di ritardo del titolare o del supplente, i colleghi in servizio nelle aule adiacenti, con la collaborazione del personale ausiliario, provvederanno a garantire la sorveglianza della classe.

  • Pre e Post scuola

Il servizio comunale di pre-scuola prevede il seguente orario: 7.30 – 8.25.

Il servizio comunale di post-scuola prevede il seguente orario: 16.30 – 18.00.

 

  • Scuola Secondaria di Primo Grado

1.6 L’attività scolastica si svolge dal lunedì al venerdì con orari diversi a seconda della tipologia

organizzativa prescelta: tempo normale 30 ore (suddivise in 32 spazi) e tempo prolungato 36 ore

(suddivise in 39 spazi comprensivi della  mensa).

Gli orari sono comunicati all’inizio di ogni anno scolastico.

1.7 Tutti gli alunni entrano nella scuola al suono della prima campanella (ore 7:55, al mattino) e si dispongono ordinatamente nell’atrio al posto fissato per la propria classe. Gli insegnanti della prima ora assistono all’ingresso, radunano la classe e l’accompagnano in aula . Al suono della seconda campanella (ore 8:00) iniziano le lezioni. L’entrata pomeridiana è alle ore 14:25. Gli insegnanti della prima ora pomeridiana accolgono gli alunni nell’atrio e li accompagnano in aula.

  1. Norme comuni.

1.8 Durante l’attività didattica, all’interno e all’esterno della scuola, gli alunni sono affidati al personale docente. La vigilanza sugli alunni deve essere esercitata costantemente, dal loro ingresso a scuola fino all’uscita dalla medesima, intendendosi per scuola l’edificio scolastico e le sue pertinenze. Durante gli spostamenti all’interno e all’esterno della scuola i docenti possono avvalersi dell’aiuto dei collaboratori scolastici e del  personale assistenziale per la vigilanza degli alunni. AI termine delle lezioni gli alunni escono ordinatamente, classe per classe, accompagnati dai rispettivi insegnanti fino al cancello dell’edificio scolastico.

1.9 Il collaboratore scolastico sorveglierà gli spostamenti dei singoli allievi  all’interno della scuola e vigilerà ai cancelli durante l’entrata e l’uscita degli alunni.

1.10 I genitori accompagneranno e preleveranno i propri figli al cancello dell’edificio scolastico rispettando l’orario delle lezioni.

1.11 I genitori che, non potranno prelevare all’orario di uscita i propri figli, sono tenuti a comunicarlo tempestivamente alla segreteria della scuola. Nel caso in cui il genitore( o il delegato) non fosse presente all’uscita degli alunni, la scuola potrà valutare l’opportunità di rivolgersi alla polizia locale.

I genitori impossibilitati a prelevare all’uscita da scuola il/la propri/a figlio/a o a delegare adulto di fiducia, potranno, attraverso un’autocertificazione, autorizzare la scuola a consentire l’uscita autonoma al termine delle lezioni, dopo aver valutato  attentamente le seguenti condizioni :

-età dell’alunno/a,

-livello di autonomia del/della  proprio/a figlio/a tale da poter giustificare un rientro non accompagnato,

-caratteristiche del percorso che si possa considerare sufficientemente sicuro così da  permettere all’alunno di affrontarlo in sicurezza.

1.12 I genitori sono tenuti a giustificare per iscritto sul diario o sul quaderno le assenze dei propri figli. La riammissione per assenze dovute a malattia è di competenza dell’insegnante di classe. Assenze prolungate e non giustificate configurabili come inadempienza all’obbligo scolastico, sono contestate ai genitori e segnalate al Dirigente Scolastico che provvederà ad inoltrarle alle autorità competenti.

1.13 Non è possibile concedere agli alunni l’uscita anticipata da scuola per frequentare sistematicamente attività extra-scolastiche. Sono ammesse deroghe per la frequenza di terapie mediche e/o riabilitative. I genitori che, per motivi eccezionali, volessero ritirare i propri figli in anticipo sull’orario scolastico devono:

-dare comunicazione scritta agli insegnanti

-presentarsi muniti di un documento di riconoscimento, da esibire su possibile richiesta del personale in servizio

-firmare, al momento del ritiro, l’apposito registro in possesso del collaboratore

-munire di delega scritta, da consegnare al personale, la persona autorizzata al ritiro dell’alunno, la quale dovrà esibire un documento di riconoscimento.

Nel caso di coppia separata o divorziata, ove ad un genitore fosse fatto divieto dal tribunale di avvicinare il figlio/a, il genitore affidatario dovrà:

– informare per iscritto la Presidenza fornendo copia della sentenza di affido;

-comunicare i nominativi delle persone eventualmente delegate a prelevare l’alunno, sia al termine delle lezioni che in occasione di uscite anticipate.

1.14 Gli alunni accederanno in modo ordinato nel locale mensa.

Sara’ cura dei docenti rendere educativo tale momento.

1.15 Per danni provocati, per incuria o dolo, alle strutture, alle suppellettili, alle attrezzature scolastiche, si procederà all’individuazione degli eventuali responsabili i quali dovranno risarcire il danno.

1.16 In caso di infortunio o malessere, il Dirigente deve essere tempestivamente informato dell’accaduto. Il personale scolastico provvede al primo soccorso e ad informare telefonicamente i genitori, i quali sono tenuti a comunicare i recapiti telefonici il cui elenco deve essere custodito dalle insegnanti in classe; nei casi più gravi di infortunio o malessere la scuola provvede tempestivamente ad informare i genitori e a chiamare il servizio di pronto soccorso 118. In caso di mancata reperibilità dei genitori, l’alunno sarà accompagnato da personale scolastico.

In caso di piccoli incidenti l’insegnante e/o il collaboratore scolastico provvederà alla medicazione necessaria, qualora si tratti di ferite con perdite di sangue, si raccomanda l’uso di guanti a perdere. Gli insegnanti sono tenuti a non sottovalutare alcun tipo di incidente. Entro 24 ore dall’infortunio, l’insegnante responsabile, redige la denuncia sugli appositi moduli forniti dalla segreteria. La scuola inoltra la denuncia di  infortunio alle Compagnie Assicuratrici; in seguito ciascun genitore dovrà personalmente seguire la pratica che lo riguarda consegnando alla scuola la documentazione relativa. Il diritto all’ indennizzo decade qualora non sia avanzata richiesta entro un anno dall’infortunio. La richiesta di eventuale interruzione di termini di prescrizione, deve essere avanzata per iscritto dai genitori del danneggiato  direttamente alle Compagnie Assicuratrici  e  alla scuola. Copia della polizza regionale  e della polizza integrativa sono affisse all’albo della scuola.

1.17 Gli insegnanti non sono autorizzati a somministrare medicinali occasionali agli alunni. Per tale somministrazione è permesso l’ingresso del genitore previa presentazione del certificato medico da cui risulta il tipo di medicinale da somministrare. Il genitore, all’ora stabilita, si presenterà a scuola, farà chiamare il figlio dal collaboratore scolastico e provvederà a somministrare il farmaco. La somministrazione di farmaci salvavita è regolata dal protocollo Ministero/Asl che ne declina la procedura. La modulistica di riferimento è disponibile presso la segreteria    La scuola è dotata di una cassetta di pronto soccorso fornita di materiale di medicazione per uso esterno (cerotti, termometro, cotone idrofilo, garze, sapone di marsiglia, guanti sterili, ghiaccio istantaneo, ecc.) da utilizzare nell’eventualità di piccoli infortuni.

1.18 L’esonero dall’ insegnamento dell’ educazione motoria  va richiesto per iscritto al Dirigente Scolastico, allegando il certificato medico.

“L’istanza di esonero, qualora accolta non esime l’alunno dal partecipare alle lezioni di educazione fisica limitatamente a quegli aspetti non incompatibili con le sue particolari condizioni fisiche. Ne consegue che deve essere in ogni caso, assicurata la sua permanenza a scuola e la frequenza alle lezioni nei modi possibili ed opportuni, anche nell’ipotesi di esonero totale, con relativa valutazione intermedia e finale”.

1.19 In caso di scioperi o assemblee sindacali in orario di lavoro, le famiglie saranno avvisate con congruo anticipo dei cambiamenti che verranno apportati all’orario scolastico tramite avviso scritto sul diario scolastico che dovrà essere controfirmato dai genitori.

  1. Prevenzione e contrasto di bullismo e cyberbullismo

1.20 PREMESSA

Il bullismo è un abuso di potere nei confronti di una persona più debole, diffuso soprattutto in fase adolescenziale, nella quale i ragazzi tendono ad assumere comportamenti aggressivi e continui per prevalere all’interno del gruppo dei pari. Con il termine violenza non si indica solo un tipo di aggressione fisica, ma anche verbale (prese in giro, minacce, insulti) e psicologica (esclusione, maldicenza).

Con il termine cyberbullismo si intende una qualsiasi comunicazione virtuale pubblicata o inviata a un minore allo scopo di impaurire, imbarazzare, infastidire o prendere di mira in altro modo un minore. Nell’era del mondo digitale, bisogna porre attenzione anche ai casi di cyberbullismo: così come ci sono i bulli che usano violenze fisiche o psicologiche nei confronti dei compagni di scuola nella vita reale, nello stesso modo nella vita virtuale può capitare di imbattersi in persone che usano Internet per esercitare la loro prepotenza.

La prevenzione del bullismo è possibile promuovendo delle capacità relazionali nel rispetto di sé e degli altri. I giovani, quindi, vanno affiancati perché, per età e maturità, non possono da soli affrontare tali tematiche; la scuola e la famiglia prima di tutto devono offrire all’adolescente un’adeguata informazione, consigliare una maggiore capacità di osservazione rispetto al bullismo, di modo che sappia superare e affrontare le situazioni di prevaricazione e prepotenza.

 

Le norme vigenti sul tema sono le seguenti, a cui fare riferimento:

  • Direttiva MIUR n. 16 del 5 febbraio 2007.(Linee di indirizzo generali ed azioni a livello nazionale per la prevenzione e la lotta al bullismo);
  • Linee direttive MIUR su utilizzo telefoni cellulari del 15 marzo 2007;
  • Legge regionale n. 1 del 7 febbraio 2017 (Disciplina degli interventi regionali in materia di prevenzione e contrasto al fenomeno del bullismo e del cyberbullismo)
  • Convenzione tra Regione Lombardia e Ufficio scolastico per prevenzione e contrato al fenomeno del bullismo e cyberbullismo , del 5/7/2017.
  • Legge Nazionale n. 71 del 29 maggio 2017

1.21 Allo scopo di prevenire e contrastare il fenomeno:

  1. IL DIRIGENTE SCOLASTICO
  2. individua attraverso il Collegio dei Docenti un referente;
  3. coinvolge tutte le componenti della comunità scolastica, particolarmente quelle che operano nell’area dell’informatica e utilizzano strumenti informatici, partendo dall’utilizzo di Internet sicuro a scuola;
  4. favorisce la discussione all’interno della scuola, attraverso gli organi collegiali, creando i presupposti di regole condivise di comportamento;
  5. qualora si verifichino episodi di bullismo e di cyberbullismo, informa tempestivamente i soggetti che esercitano la responsabilità genitoriale o i tutori dei minori coinvolti, attivando con il referente e i docenti di classe azioni educative e/o sanzionatorie e, nel caso di atti particolarmente gravi, facendo segnalazione alle autorità competenti.
  1. IL REFERENTE PER IL CONTRASTO AL BULLISMO E CYBERBULLISMO
  2. promuove, in accordo con il Dirigente scolastico e con il Collegio dei docenti, attività e progetti di conoscenza, prevenzione, contrasto, coinvolgendo gli alunni, i genitori e il personale scolastico;
  3. si rivolge a partner esterni alla scuola (Servizi Sociali; Servizio Tutela Minori, Forze di Polizia, Associazioni, Centri di aggregazione giovanile, Oratori e consulenti esterni), per realizzare progetti di prevenzione;
  4. cura rapporti di rete fra scuole del territorio (in particolare dell’ambito 28) per promuovere eventuali convegni/seminari/corsi/eventi e per la Giornata Mondiale sulla Sicurezza in Internet (6 febbraio);
  5. nel caso si verifichino atti di bullismo/cyberbullismo, individua, coordina e attiva gli interventi opportuni.
  1. IL COLLEGIO DEI DOCENTI
  2. promuove scelte didattico-educative per migliorare le competenze di cittadinanza degli alunni ed azioni culturali di sensibilizzazione, coinvolgendo alunni e genitori, anche in collaborazione con le scuole del territorio e con partner esterni;
  3. prevede all’interno del PTOF corsi di aggiornamento e di formazione rivolti al personale docente e al personale Ata.
  1. IL DOCENTE
  2. valorizza nella didattica modalità di lavoro di tipo cooperativo e promuove spazi di riflessione, attraverso i progetti esistenti (Life Skills – squadra antibullismo);
  3. favorisce un clima di attenzione reciproca e di ascolto all’interno della classe, vigilando sulle dinamiche relazionali e segnalando le eventuali situazioni di conflitto, i comportamenti anomali o aggressivi, l’uso improprio degli strumenti informatici durante le attività didattiche;
  4. collabora alla realizzazione dei progetti e delle attività di educazione alla legalità e alla cittadinanza digitale, per educare al rispetto delle regole, all’uso consapevole della rete e degli strumenti digitali;
  5. segnala al referente e al team docenti le problematiche (interne ed esterne all’ambiente scolastico) emerse dall’ascolto di studenti e genitori e condivide gli interventi opportuni.
  1. I GENITORI
  2. collaborano con la scuola nell’attenzione al comportamento del figlio, segnalando ai docenti eventuali disagi emersi, situazioni problematiche o episodi di bullismo/cyberbullismo verificatisi anche al di fuori dell’ambiente scolastico (tramite colloqui o utilizzando la mail antibullismo@scuolarodari.edu.it);
  3. vigilano sull’uso delle tecnologie, con particolare attenzione all’età del figlio, ai tempi e alle modalità d’uso, agli atteggiamenti conseguenti;
  4. conoscono, condividono e rispettano il presente Regolamento, il Patto di Corresponsabilità Educativa, e lo Statuto della studentesse e degli studenti.
  5. partecipano alle attività di formazione/informazione istituite dalla scuola.

 

  1. GLI ALUNNI
  2. sono coinvolti in specifiche attività di formazione e possono operare come tutor per altri studenti;
  3. sono consapevoli che l’uso di dispositivi tecnologici e digitali è consentito a scuola esclusivamente per fini didattici e previo consenso del docente;
  4. conoscono e rispettano il presente Regolamento e lo Statuto delle studentesse e degli studenti;
  5. segnalano episodi di bullismo/cyberbullismo e situazioni a rischio al docente di classe o al referente di Istituto, utiizzando le risorse e gli strumenti messi a disposizione dalla scuola (colloquio – cassetta delle lettere – apposita mail  antibullismo@scuolarodari.edu.it).   
  1. ALTRO PERSONALE DELLA SCUOLA
  2. conosce, condivide e rispetta il presente regolamento;
  3. vigila sui comportamenti degli alunni e segnala eventuali episodi o situazioni a rischio ai docenti presenti in orario.

ART.2 -FUNZIONAMENTO DEGLI UFFICI E ORARIO DI RICEVIMENTO DA PARTE DEGLI OPERATORI SCOLASTICI

2.1 Il Dirigente  provvede a predisporre ed inviare alle famiglie il calendario scolastico e gli orari degli incontri collegiali ed individuali con i genitori. Cinque giorni prima di ogni incontro gli insegnanti ne ricorderanno per iscritto la data e l’ora. Di norma durante l’anno scolastico sono previste 2 assemblee collettive e 4 incontri individuali con le famiglie compresi quelli quadrimestrali per la consegna del documento di valutazione. Inoltre per la scuola secondaria, sono previsti anche incontri individuali al mattino secondo un calendario stabilito all’inizio dell’anno scolastico. Gli insegnanti, previo appuntamento, in caso di necessità, possono concordare altri incontri individuali, oltre l’orario scolastico.

2.2 Il Dirigente Scolastico riceve previo appuntamento  da concordare.

2.3 Il Presidente del Consiglio di Istituto riceve previo appuntamento da concordare.

2.4 La segreteria è aperta al pubblico dal lunedì al venerdì dalle ore 11:30 alle 13:00 e dalle 15:30 alle 16:30.

 

ART. 3 -RAPPORTI SCUOLA-FAMIGLIA

3.1 L’organizzazione scolastica si pone come servizio sociale che trova nelle famiglie degli alunni un interlocutore privilegiato. L’insegnante può convocare i genitori degli alunni ogni qualvolta lo ritiene opportuno nell’interesse della scolaresca e quando sia richiesto dal rappresentante dei genitori della classe. Non è consentito ai familiari degli alunni di avere colloqui con gli insegnanti in orario di lezione.

3.2 Tutti i genitori hanno diritto ad utilizzare i locali della scuola per riunirsi, nel rispetto delle norme di cui agli art. 13, 14 e 15 del T. U. a condizioni che la richiesta pervenga al Capo dell’Istituto almeno 5 giorni prima con l’indicazione precisa dei destinatari e dell’ordine del giorno. Durante le assemblee dei genitori promosse dalla scuola o dai genitori stessi non è consentita la presenza dei bambini all’interno della scuola.

3.3 Non è permesso  chiedere di parlare telefonicamente  con gli insegnanti durante il loro orario di servizio.

3.4 L’Assemblea  dei genitori raccoglie problemi, esigenze, proposte emersi nei Consigli di Interclasse  e li sottopone all’attenzione del Dirigente Scolastico.

 

ART. 4 -ACCESSO AI LOCALI SCOLASTICI

4.1 Durante l’orario di funzionamento della scuola non è consentito l’accesso alle persone non autorizzate.

4.2 I genitori possono prendere visione dei documenti esposti nelle apposite bacheche .

4.3 Non è consentito accedere liberamente alle aule al termine delle lezioni o al sabato per cercare oggetti dimenticati dagli alunni. La richiesta di materiale dimenticato a scuola dovrà essere fatta al collaboratore scolastico in servizio.

 

ART. 5 -FUNZIONAMENTO DEGLI ORGANI COLLEGIALI (CONSIGLI DI CLASSE O INTERCLASSE, COLLEGIO DEI DOCENTI, CONSIGLIO DI ISTITUTO).

5.1 La convocazione degli Organi Collegiali deve:

-essere effettuata con lettera diretta ai singoli membri dell’organo collegiale con un preavviso di almeno 5 giorni rispetto alla data delle riunioni;

-indicare gli argomenti da trattare nella seduta dell’organo collegiale;

-essere affissa all’albo generale della scuola.

5.2 Di ogni seduta dell’Organo collegiale viene redatto un verbale, firmato dal presidente e dal segretario, su apposito registro a pagine numerate.

5.3 Ciascun organo collegiale opera in forma coordinata con gli altri organi collegiali che esercitano competenze parallele ma con rilevanza diversa in determinate materie.

5.4 Il Consiglio di Interclasse e di classe, docenti e genitori, è convocato dal Dirigente Scolastico o da un docente delegato dal medesimo o su richiesta scritta e motivata da un terzo dei suoi membri. Il consiglio si riunisce secondo calendario approvato all’inizio dell’anno scolastico dai docenti.

5.5 Il Consiglio di Interclasse o classe  è convocato dal Dirigente Scolastico o dal docente delegato e di norma si riunisce per la verifica dell’attività didattica. Proposte, richieste e progetti elaborati dal Consiglio d’interclasse vanno indirizzate al Dirigente Scolastico, al Collegio Docenti ed al Consiglio d’Istituto.

5.6 Il Collegio dei Docenti è convocato secondo le modalità stabilite dall’art. 4, terzultimo comma del   D.P.R. 31 maggio 1974 n.416.

5.7 Per la programmazione e il coordinamento dell’attività del Collegio Docenti si applicano le disposizioni dei precedenti articoli 2 e 3.

5.8 Il Consiglio di Istituto è l’organo di governo della scuola. Fatte salve le competenze specificatamente previste per il Collegio dei Docenti e per i Consigli di Interclasse o classe, ha competenze generali per quanto concerne l’organizzazione della vita e delle attività della scuola.

5.9 Nell’Istituto è costituita un’assemblea dei genitori. L’assemblea elegge un presidente e adotta un regolamento che viene inviato al Consiglio d’Istituto. L’assemblea formula proposte al Consiglio d’Istituto e al Collegio Docenti . Possono partecipare con diritto di parola il Dirigente Scolastico e i Docenti.

 

ART. 6 -FORMAZIONE DELLE CLASSI

6.1 La formazione delle classi per la scuola dell’ infanzia avverrà, di norma tenendo conto dei seguenti criteri:

  1. omogeneità fra le classi per età; qualora ciò non fosse possibile, sulla base degli iscritti e delle esigenze educative

ed organizzative verificate annualmente, si costituiranno classi a due età e, in subordine, a tre età.

  1. eterogeneità all’interno della classe con riferimento a :

inserimento degli alunni con disabilità nelle sezioni ritenute più idonee in riferimento alle diagnosi funzionali degli stessi, suddivisione equa degli alunni stranieri, paritaria rappresentanza dei sessi, inserimento di norma dei fratelli in sezioni diverse, osservazioni rilevate durante le giornate d’accoglienza, informazioni pervenute dalle educatrici del nido, equa distribuzione dei bambini provenienti dall’asilo nido.

6.2 La formazione delle classi per la scuola primaria avverrà, di norma,  secondo i criteri di seguito elencati: in caso di formazione di 2 o più classi prime gli alunni vengono ripartiti in modo da costituire classi miste di simile consistenza numerica. Nell’intento di formare classi quanto più possibile omogenee, si tengono presenti i seguenti criteri: – eterogeneità all’interno delle classi – omogeneità fra le classi attraverso l’esame dei seguenti parametri:

  1. frequenza della scuola dell’infanzia e numero di anni frequentati ;
  2. livello di maturazione globale del bambino acquisito attraverso l’analisi di prove concordate a livello territoriale e somministrate agli alunni di scuola dell’infanzia c/o la scuola di appartenenza o presso la nostra scuola nel caso di bambini che non hanno frequentato la scuola dell’ infanzia;

– aspetti relazionali, socialità, impulsività, aggressività, grado di autonomia e attenzione, ed ulteriori informazioni fornite dalle insegnanti della scuola dell’infanzia;

-un equilibrato numero di maschi e femmine nelle diverse classi ;

-eventuali incompatibilità fra bambini segnalati dalle scuole dell’infanzia;

-inserimento dei fratelli in sezioni diverse.

La “Commissione formazione classi prime” seguendo una legenda, sintetizza le variabili in codici e sostituisce il nome di ogni bambino con un numero. All’atto della formazione viene predisposto un numero di tabulati (griglie e istogrammi) pari al numero di classi da formare. Con l’ausilio di questo strumento si procede alla formazione delle classi, ripartendo nelle varie classi un ugual numero di bambini per livello di maturità, sesso, frequenza della scuola dell’infanzia ecc. Le classi così formate risulteranno, con maggiore probabilità, omogenee fra loro ed eterogenee al loro interno.

6.3 Per la scuola secondaria di primo grado, nel caso di istituzione di più classi di ugual tipologia, si seguiranno criteri di omogeneità fra le classi ed eterogeneità all’interno delle classi rispetto a numero alunni, sesso, classe primaria  di provenienza, situazione didattico-comportamentale indicata dalle insegnanti di scuola primaria. L’indicazione espressa dai genitori in merito alla seconda lingua straniera, sarà considerata in subordine  ai precedenti  criteri ricorrendo anche al sorteggio guidato.

 

ART. 7 -ASSEGNAZIONE DEI DOCENTI ALLE CLASSI

7.1 L’assegnazione delle classi ai docenti spetta al Dirigente Scolastico e avverrà rispettando di norma i criteri di seguito elencati secondo le priorità indicate:

-rispetto della continuità didattica;

-valorizzazione delle competenze professionali ;

-graduatoria della Scuola.

Nell’ambito dell’applicazione di tali criteri il Dirigente Scolastico può discostarsene in presenza di problemi oggettivamente gravi e delicati o comunque per sanare situazione di grave pregiudizio al buon funzionamento del servizio scolastico.

 

ART. 8 -DIFFUSIONE DI MATERIALI NELLE CLASSI

8.1 Sono distribuiti agli alunni comunicazioni ed opuscoli dell’Amministrazione scolastica,dell’ Assemblea

Genitori, del Comune e della ASL. La distribuzione dei materiali provenienti da Enti od Associazioni sportive e culturali deve essere autorizzata dal Capo d’Istituto. Solo se autorizzato dal Consiglio di Istituto è consentita la diffusione di proposte che comportino un onere a carico degli alunni purché non riguardino un’iniziativa a scopo commerciale. Non è permessa la diffusione di materiale pubblicitario che incentivi la vendita di prodotti e beni mentre è concesso che sul materiale diffuso appaia il nome di uno o più sponsor eventuali.

 

ART. 9 -USO DI  LOCALI  SCOLASTICI ED ATTREZZATURE DA  PARTE  DI  ENTI  AUTORIZZATI

9.1 Gli edifici e le attrezzature scolastiche possono essere utilizzati fuori dall’orario scolastico per attività che realizzano le funzioni della scuola come centro di promozione culturale, sociale e civile. Il Comune, proprietario dell’immobile, ha facoltà di disporre la temporanea concessione previo assenso del Consiglio di Istituto.

9.2 Il Consiglio di Istituto non consente l’utilizzazione dei locali e delle attrezzature quando non siano accertabili le garanzie di sicurezza, di ordine, di pulizia dei locali richiesti o quando si ravvisi la possibilità di un qualsiasi evento che possa essere di pregiudizio al normale svolgimento delle attività scolastiche.

 

ART. 10 -USO DELLE BIBLIOTECHE

10.1 Le Biblioteche sono utilizzate dagli alunni e dagli insegnanti in base alla programmazione educativa  e didattica.

10.2 Alle biblioteche di Istituto possono accedere tutti i docenti in servizio nell’Istituto e tutti i genitori.

In caso di mancata restituzione o di danneggiamento sarà addebitato il valore corrente del volume

smarrito o deteriorato.

10.3 Dei volumi esistenti presso la biblioteca deve essere redatto un elenco aggiornato ogni qualvolta si procede a nuovi acquisti. La catalogazione, il rinnovo e la gestione vengono affidati a un docente .

 

ART. 11 -VISITE GUIDATE E VIAGGI D’ISTRUZIONE

11.1 Le visite guidate ed i viaggi d’istruzione degli alunni sono regolate dalle disposizioni previste dalla C.M. vigente e dalle seguenti norme:

-il piano annuale delle visite guidate e dei viaggi di istruzione è formulato dai Consigli di Interclasse o classe e sottoposto all’ Assemblea dei genitori di classe, in base alle esigenze educative didattiche evidenziate dai docenti; viene sottoposto per la dovuta approvazione al Collegio Docenti e al Consiglio di Istituto entro il mese di Novembre di ogni anno scolastico;

-nessuna visita sarà autorizzata se non compresa nel piano annuale, ad eccezione di visite a mostre o partecipazione a spettacoli od iniziative non prevedibili all’inizio dell’anno scolastico. Tali visite dovranno essere programmate secondo le norme generali;

-il Consiglio di Istituto delega il Capo d’Istituto a concedere l’autorizzazione, verificata l’osservanza delle norme, dietro relativa documentazione da presentarsi almeno 30 gg prima della data d’effettuazione.

11.2 L’organizzazione didattica della visita/viaggio è di competenza dei docenti proponenti. Gli stessi dovranno farne richiesta con un congruo anticipo rispetto allo svolgimento dell’iniziativa.

I docenti accompagnatori dovranno essere in numero di   1 docente ogni 15 alunni + 1 docente per eventuale presenza di alunni in situazione di grave disabilità. Il costo viene ripartito tra le famiglie degli alunni che provvederanno a versare le quote su c/c intestato all’Istituto Comprensivo. Viene garantita, con fondi a bilancio, la parziale o totale copertura delle quote degli alunni in gravi ed accertate difficoltà economiche su segnalazione degli insegnanti. L’Ufficio di Segreteria garantisce le prenotazioni degli autobus e l’organizzazione tecnica dell’uscita. Le uscite didattiche non devono essere superiori a 5 gg. cumulativi ed è necessaria la partecipazione di almeno i tre quarti della classe. I viaggi di istruzione di più giorni saranno preferibilmente programmati con termine il venerdì.

11.3 Le uscite nell’ambito del Comune sono consentite a tutte le classi a condizione che:

-la visita si esaurisca nell’ambito dell’orario scolastico;

-i genitori degli alunni siano stati preavvisati ed abbiano concesso la relativa autorizzazione scritta unica che verrà richiesta all’inizio dell’anno scolastico;

-sia stata data comunicazione al Dirigente Scolastico;

-gli insegnanti della classe assumano e valutino tutte le  informazioni necessarie a garantire la sicurezza degli alunni.

Le uscite nel Comune avvengono, di norma, a piedi; per gli spostamenti dalle frazioni o per situazioni particolari, è consentito l’uso del mezzo pubblico o dello scuolabus comunale.

 

ART. 12 -PERSONALE AUSILIARIO

12.1 Il personale ausiliario svolge un importante ruolo in collaborazione con i docenti, in particolare:

-sorveglianza degli alunni nelle aule, nei laboratori, nelle officine e negli spazi comuni, in occasione di momentanea assenza degli insegnanti;

-concorso in accompagnamento degli alunni in occasione del loro trasferimento dai locali della scuola ad altre sedi anche non scolastiche ivi comprese le visite guidate e i viaggi di istruzione;

-pulizia dei locali scolastici, degli spazi scoperti, degli arredi e relative pertinenze, anche con l’ausilio di mezzi meccanici;

-compiti di carattere materiale inerenti al servizio, compreso lo spostamento delle suppellettili ;

-servizi esterni inerenti la qualifica;

-ausilio materiale agli alunni portatori di handicap nell’accesso dalle aree esterne alle strutture scolastiche e nell’uscita da esse .

In relazione alle esigenze emergenti nel sistema formativo, con riguardo anche all’integrazione di alunni portatori di handicap e alla prevenzione della dispersione scolastica, partecipa a specifiche iniziative di formazione e aggiornamento.

Può, infine, svolgere:

-attività inerenti alla piccola manutenzione dei beni mobili e immobili;

-attività di supporto all’attività amministrativa e alla attività didattica nonché al servizi di mensa;

-assistenza agli alunni portatori di disabilità  all’interno delle strutture scolastiche, nell’uso dei servizi igienici della mensa  e nella cura dell’igiene personale;

 

ART. 13 -PERSONALE AUSILIARIO SOCIO-ASSISTENZIALE

13.1 Il personale ausiliario, coordinato da una psicologa, è operatore dell’area socio -assistenziale ed è preposto allo svolgimento delle seguenti funzioni:

-assistenza diretta alla persona;

-prestazioni igienico – sanitarie ordinarie rivolte al minore;

-somministrazione pasti;

-collaborazione nel settore dell’educazione alla salute;

-collaborazione con le insegnanti durante le attività educative programmate dalle scuole, al fine di favorire l’autonomia personale e l’autosufficienza;

-accorgimenti a tutela della sicurezza (ausili e presidi prescritti dallo specialista).

13.2 Nell’ambito di dette funzioni, le mansioni da svolgere sono specificate nella convenzione stipulata con l’ Ente Locale.

 

ART. 14 -ORGANI E MEZZI DI INFORMAZIONE

14.1 Apposite bacheche di adeguate dimensioni e in numero sufficiente sono messe a disposizione delle varie componenti scolastiche. L’uso di bacheche mobili di cui al precedente punto, esige il rispetto della libertà d’espressione e della dignità delle persone. È compito del Dirigente Scolastico vigilare affinché sia assicurato tale rispetto.

14.2 Le comunicazioni affisse nelle bacheche devono:

-indicare la fonte di emissione e la data di affissione;

-se trattasi di verbali relativi a riunioni di Organi Collegiali e Assemblea, rimanere affissi almeno 10 giorni consecutivi;

-avere il visto del Dirigente Scolastico;

-eventuali richieste di produzioni o duplicazioni di documenti comporta da parte del richiedente il pagamento della carta, dell’inchiostro e delle matrici.

 

ART. 15 -DISPOSIZONI FINALI

15.1 Per quanto non previsto nel presente Regolamento si delega il Dirigente Scolastico a provvedere con le disposizioni che si dovessero rendere necessarie, per il corretto funzionamento delle scuole dell’Istituto fatte salve in ogni caso le prerogative degli organismi di gestione democratica della Scuola.

Il presente regolamento è stato approvato dal Consiglio di Istituto, su parere conforme del Collegio dei Doc

 

 INDICE

ART. 1 -ORGANIZZAZIONE DELLA SCUOLA E NORME DI SICUREZZA GENERALE

  1. Orario dell’attività scolastica
  2. Norme Comuni

ART.2 -FUNZIONAMENTO DEGLI UFFICI E ORARIO DI RICEVIMENTO DA PARTE DEGLI OPERATORI SCOLASTICI

ART. 3- RAPPORTI SCUOLA-FAMIGLIA

ART. 4- ACCESSO AI LOCALI SCOLASTICI

ART. 5- FUNZIONAMENTO DEGLI ORGANI COLLEGIALI

ART. 6- FORMAZIONE DELLE CLASSI

ART. 7- ASSEGNAZIONE DEI DOCENTI ALLE CLASSI

ART. 8- DIFFUSIONE DI MATERIALI NELLE CLASSI

ART. 9- USO DI LOCALI SCOLASTICI ED ATTREZZATURE DA PARTE DI ENTI AUTORIZZATI

ART. 10- USO DELLE BIBLIOTECHE

ART. 11- VISITE GUIDATE E VIAGGI D’ISTRUZIONE

ART. 12 – PERSONALE AUSILIARIO

ART. 13- PERSONALE AUSILIARIO SOCIO-ASSISTENZIALE

ART. 14- ORGANI E MEZZI DI INFORMAZIONE

ART. 15- DISPOSIZONI FINALI

REVISIONE N.6 APPROVATA CON DELIBERA DEL C.d.I. N.114  DEL 11 dicembre 2018